giovedì 26 aprile 2012

Fenice e Farfalla


Quando si cita la Fenice, qualcuno penserà al teatro di Venezia, qualcun altro si ricorderà solo di Fanny la Fenice di Albus Silente in Harry Potter, ma la mente della stragrande maggioranza visualizzerà sicuramente l’uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri.
Per chi non se la ricordasse il grande Ovidio nelle Metamorfosi scrive: "Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruisce un nido sulla sommità di una palma, ci ammonticchia cannella, spigonardo e mirra, e ci s'abbandona sopra, morendo, esalando il suo ultimo respiro fra gli aromi. Dal corpo del genitore esce una giovane Fenice, destinata a vivere tanto a lungo quanto il suo predecessore.”
Non serve però morire per capire appieno il significato simbolico di questo uccello leggendario. Quello che ci insegna la mitologia è il senso di eternità e la misura del continuo rinnovamento che essa trasmette quale simbolo di continuità nel tempo nella buona sorte e nelle avversità.
Ed è proprio questo il messaggio che il coro Spiritual Ensemble ha abbracciato in questo momento: rinnovamento. Nell’ultimo anno il coro ha vissuto una serie di esperienze che ha portato ad uno dei momenti più difficili che abbia mai affrontato in tutti i suoi quasi vent’anni di storia. Ha perso componenti preziosi che difficilmente potranno essere sostituiti nelle loro unicità ed ha perso proprio le persone che avrebbero dovuto guidarlo. Sono stati momenti di rabbia, di dolore, di delusione, di rammarico; ma poi come quando piove e sei senza ombrello e prima di entrare in casa scuoti le spalle e vedi le goccioline d’acqua che scivolano e cadono a terra, lo Spiritual Ensemble si è guardato dentro, i suoi componenti si sono guardati negli occhi ed hanno detto:
Si continua, nonostante tutto!
E quella scrollata, quella botta emozionale che vibra ancora, è servita a scrollare di dosso dubbi ed incertezze, per far fare il primo passo verso il nuovo futuro, difficile certo, sicuramente diverso, ma che unisce e rafforza. Quello che aiuta a non farsi ingabbiare dallo scoramento e da possibili tentennamenti, sono senza dubbio una profonda determinazione ed una grande voglia di continuità, ma soprattutto un desiderio: il desiderio che questo coro non muoia ma che continui a diffondere l’amore per la musica e la cultura musicale afro americana. Se tutti ci credono, uniti, rafforzati, rinnovati, allora questo desiderio può diventare forza, una forza che d’ora in avanti alimenterà le ali di quella bellissima creatura che è lo Spiritual Ensemble.
Il nostro simbolo è la farfalla, certo, ma dentro di noi ci sentiamo tutti un po’ Fenice.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Sono certa che vostre ali vi porteranno lontano perché lo spirito del gruppo è ancora pienamente vitale e quindi in grado di rinnovarsi, anche se con nuovi volti e nuove realtà.
Ogni via è soltanto una via. Ma la decisione di continuare quella strada, o di lasciarla, deve rispondere a una precisa domanda: questa strada ha un cuore? La vostra ce l’ha e quindi non vi resta che aprire le ali e spiccare nuovamente il volo.
Mi sento di inviarvi questa poesia di Gibran, con l’augurio che lo spirito della musica accompagni questo gruppo per molti, molti anni ancora.
Ciao. Anna

La mente soppesa e misura,
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento può soffiare o placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
ma il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.

Spiritual Ensemble Choir ha detto...

Grazie Anna!