lunedì 29 settembre 2008

Java Jive

Giovedì scorso sono iniziate le prove goliardiche del coro Spiritual Ensemble. Stesso posto, stessa ora ma con una finalità diversa. Tutto nasce dal fatto che durante il post concerto, mentre ci stiamo tranquillamente strafogando ai luculliani rinfreschi e ci stiamo scofanando l'impossibile, molto spesso ci viene chiesto di "cantare qualcosa". Si, ma che cosa? Riproporre lo stesso repertorio già cantato mezz'ora prima o lanciarsi in canzoni sboccate degne della miglior confraternita goliardica? Anche no! Meglio non far fuggire le esimie parrocchiane della chiesa di turno ed evitare di intonare il solito Deep River a caso. Allora cosa ha deciso il nostro benemerito consiglio retto da quell'ingenosa mente del nostro presidente? Creare ad hoc un repertorio post concerto, durante abbuffata, pre nanna.
La prima canzone che si affronta è Java Jive da tutti conosciuta nella versione dei Manhattan Transfer o degli Swingle Singers. E' una canzone degli anni 4o scritta da Ben Oakland (musica) e Milton Drake (parole). Oakland è un famosissimo compositore newyorkese che contribuisce allo sviluppo delle musical comedy di Broadway degli anni Trenta, in particolare fa parte del gruppo di compositori assoldati da Ziegfeld per la stesura delle fantasmagoriche Ziegfeld Follies of 1931. Drake è un liricista, tuttora vivente, conosciuto negli anni 40 con soprannome "The King of Novelty". Purtroppo le sue innovazioni musicali, soprattutto in campo cinematografico, ressero fino a quando il rock&roll fece il suo ingresso nel mondo musicale.
Presumibilmente il primo gruppo che cantò Java Jive furono gli Ink Spots nel 1940.



Come si può notare nella versione originale c'è la compresenza di cantato e musica, altrimenti Drake lo avrebbero ingaggiato per nulla. E' grazie all'arrangiamento di Kirby Shaw del 1992 che abbiamo la versione a cappella SATB che è quella che stiamo imparando noi.

Ma ora passiamo alla rubrica "IoSoCosaCanto".
Java Jive si può tranquillamente ascrivere alla categoria nonsense music, parla di caffè, di te, in un mix che sembra di difficile comprensione, sembra quasi che sia la caffettiera che canta. Partiamo dal titolo che già crea qualche problema. Dunque, il jive è un tipo di ballo molto pazzo e selvaggio, il suo ritmo di 4/4 è frenetico, non a caso è uno dei balli che appartengono al genere Jitteburg, da Jiitters, ovvero: "nevrastenia". Il java è anch'esso un tipo di ballo originario dell'isola di Giava, da cui prende il nome, si tratta di una danza francese sviluppatasi dopo la prima guerra mondiale. La base musicale è molto simile al valzer viennese del quale è una derivazione. Ma java è anche una varietà di caffè, appartiene alla categoria del caffè robusta e viene prodotto nelle isole indonesiane. La terra vulcanica e le circostanze climatiche favorevoli attribuiscono al caffè un sapore speciale. Quindi la mia libera interpretazione è che il java jive possa essere considerato il movimento, una sorta di ballo, che il caffè fa dentro la caffettiera quando viene versato nella tazza. Forse è una visione più poetica che realistica ma credo che possa calzare.
Ecco qua ora la traduzione del pezzo:

Mi piace il caffè, mi piace il tè
Mi piace il ballo del caffè ed io gli piaccio,
Caffè e tè ed il java e me,
Una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina!

Mi piace il caffè dolce e caldo,
Oooops, Signor Moto, sono un bricco di caffè
Passami il bricco e me ne verserò un sorso,
Una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina!

Oh passami un sorso dalla meravigliosa tazza
Ed io ballerò finché non me ne starò comodo nella caraffa
Una fetta di cipolla bella cruda, prendine una!
Cameriere, cameriere, il filtro!

Mi piace il caffè, mi piace il tè
Mi piace il ballo del caffè ed io gli piaccio,
Caffè e tè ed il java e me,
Una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina!

Fagioli di Boston (fagioli di soia)
Ho detto quei minuscoli fagioli verdi (cavoli e ortaggi)
Sapete che non sono un appassionato di fagioli,
A meno che non siano vero chili! (Forza, ragazzo!)

Mi piace il caffè dolce e caldo,
Oooops, Signor Moto, sono un bricco di caffè (yeah)
Tu mi passi il bricco e io me ne verso un sorso,
Una tazzina, una tazzina, una tazzina, an dat zat bootle!

Soffiami un sorso dalla meravigliosa tazza
Ed io ballerò finché non me ne starò comodo nella caraffa
Lascia un nichelino nel bricco, amico, prenditela comoda
Cameriere, cameriere, il filtro!

Mi piace il caffè, mi piace il tè
Mi piace il ballo del caffè ed io gli piaccio,
Caffè e tè ed il java e me,
Una tazzina, una tazzina, una tazzina, una tazzina! - WOW

Alcune piccole annotazioni:
- Mr. Moto probabilmente, data anche la vicinanza delle date, fa riferimento all'agente segreto giapponese creato dalla penna di John P. Marquand, apparso in sei novelle tra il 1935 ed il 1957 ed in otto film cinematografici tra il 1937 ed il 1939;
- Beans, o meglio coffee beans, sono anche i chicchi di caffè. La versione originale della canzone, infatti, al posto di
"Boston beans, soy beans,
I said those itty bitty little green beans,
I'm not keen about a bean
Unless it is a chili chili bean"
riporta
"Boston beans, soy beans,
Lima beans, string beans,
I'm not keen about a bean
Unless it is a cherry cherry bean"
a sottolineare appunto, che la passione del soggetto non è nessun altro tipo di bean che non sia quello riconducibile al chicco di caffè. I frutti del caffè giunti a maturazione si chiamano appunto ciliegie (cherry).

L'unica cosa che non riesco a capire è il riferimento alla cipolla, ma abbiate fede, ci sto lavorando.

4 commenti:

Pres ha detto...

Puntuale e precisa! E continuiamo a portare un po' di cultura in questo coro:-) Credo che sapere cosa si canta, aiuti (quasi sempre) a migliorare la prestazione.

arianna ha detto...

...mi stai per caso dicendo che non hai mai provato ad intingere una fettona di cipolla in una tazza di caffè fumante? Certe cose non hanno prezzo...!
Cmq bello impegnarsi tanto per il ballo della caffettiera...urca, potremmo fare pure la coreografia...con i bassi (per stazza)vestiti da teiera ed i tenori da cucchiaini..eh eh! Noi possiamo sempre fare lo zucchero...anzi, io faccio honey..ah ah!

Anonimo ha detto...

avrei davvero voluto scambiare due paroline con l'autore della canzone e spiegergli che molto probabilmente visto il risultato pucciare la cipolla nel caffè ha effetti allucinogeni....

Unknown ha detto...

io appoggio la tua tesi Fabiana! e poi pensa che bello al bar....al posto del biscottino una bella fetta di cipolla!! e giù tutti di alito!!!!