giovedì 17 febbraio 2011

15 DICEMBRE 2010

Abbiamo deciso di raccontarvi per ultimo il concerto che abbiamo tenuto il 15 dicembre 2010 al teatro Palamostre di Udine dal momento che, per noi, ha una valenza particolare.
È la prima volta che ci esibiamo in un contesto come questo ed è davvero emozionante...non solo, quindi, per quello che cantiamo e rappresentiamo!

Il Reverendo Martin Luther King tenne il suo celebre discorso il 28 agosto del 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili e fu anche il più giovane premio Nobel per la pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età di soli trentacinque anni.

La tensione è alle stelle. Oggi si concretizza il lavoro di mesi......e non abbiamo neanche fatto una vera e propria prova generale!!!
Dopo un intenso pomeriggio di montaggio fari, proiettori, pc, organizzazione posti a sedere, trucco e parrucco...è ora di iniziare!

Il teatro diventa improvvisamente buio. Si sente solo il pulsare ritmico di un cuore....da lento ad incalzante.....sullo schermo appaiono le immagini dei neri torturati, ridotti in schiavitù, maschere di dolore ma con una elevata dignità. Improvvisamente il buio cala di nuovo. Il pubblico è smarrito, curioso e non sa cosa potrà accadere di lì a qualche secondo.
Da lontano si ode un rumore di catene. Il loro canglore sale sottolineando il peso dell’umana sofferenza che rende incerti anche i passi.
Lentamente, ma con solennità, da ogni parte della sala arrivano degli incappucciati. Sono tutti vestiti di bianco e con la loro fierezza incutono un po' di timore nelle persone che stasera hanno voluto assistere a questo spettacolo. Man mano che avanzano e si riuniscono sul palco si capisce cosa rappresentano. Sono il Ku Kux Klan. Sentimenti ed emozioni non lasciano indifferenti gli spettatori che si chiedono cosa vogliano simboleggiare questi personaggi che sono una contraddizione vivente: vestiti di bianco come la purezza ma con animo maligno e nero.



I brani, accompagnati da immagini che rappresentano prima la crudeltà e poi la speranza per un mondo migliore, fanno da sfondo al celebre discorso “I have a dream”. I canti narrano la schiavitù dei neri d'America, raccontano dei carri dove essi intonavano melodie ma parlano anche di fiducia, di fede nel Signore e di pace. Passato e presente si fondono...un uomo di colore, un reverendo prende la parola ed attorno tutto sparisce. Non importa il colore della pelle, la nazionalità, il sesso, lo status sociale. C'è solo una voce ferma e sicura di sé che descrive un sogno, un sogno comune a molte persone come Rosa Parks, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni Paolo II.
I have a dream.......Il sogno è la LIBERTA' incondizionata per tutti ed in ogni angolo del mondo. All'urlo liberatorio di FREEDOM anche le nostre tuniche spariscono ed appaiono le immagini di bimbi bianchi e bimbi neri che giocano, che si abbracciano, che sorridono felici.Ed il coro intona Free at last, libero finalmente, le stesse parole che Martin Luther King ha voluto incise sulla sua tomba.In un omaggio finale una bimba depone simbolicamente sul palco una rosa bianca in memoria di questo grande uomo che ha sfidato tutto e tutti per ribadire il suo sogno.

Tante personalità famose scorrono sullo schermo ad indicare che molti hanno seguito e stanno seguendo la strada da lui tracciata...Aung San Suu Kyi, Liu Xiaobo, Nelson Mandela, lo stesso Barack Obama da molti considerato l'altra estremità del ponte idealmente posto da Martin Luther King. Ma la strada è ancora molto lunga. Bisogna tenere vivo il ricordo di coloro che hanno lottato e che sono morti per la libertà e l'uguaglianza di ogni uomo. Noi in questa serata non abbiamo messo solo la voce...ci abbiamo messo il cuore e l'anima perché in questo discorso, in questo percorso noi ci crediamo. Un giorno ogni uomo dovrà avere il diritto di dire “Free at last”.




6 commenti:

Unknown ha detto...

l'unico commento che mi viene è....serata Unica! Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato!

fabiana ha detto...

Una serata davvero meravigliosa ricca di emozione, tensione, paura perchè per noi era la prima volta che portavamo a teatro questo progetto e bisogna ringraziare di cuore tutti quelli che hanno lavorato per far si che la serata venisse così bene.
Spero davvero che si possa ripetere quanto prima

arianna ha detto...

Se devo essere onesta non ero così tesa ed emozionata per un'esibizione da tanto tempo. La paura che non tutto filasse liscio, che ci fosse qualche intoppo, che il pubblico fosse scarso o scontento...è invece è stato un tripudio: tutto perfetto, teatro pieno zeppo, la magia nell'aria...quando è toccato a me cantare pensavo non mi sarebbe uscito neanche un suono striminzito dalla gola :-)
Grazie davvero a tutti...e siete tanti! Un plauso particolare però a chi, tra noi, ha lavorato più di chiunque altro per la buona riuscita: Fabio e Marco. Grazie di cuore!

Anonimo ha detto...

Ciao! Sono stata invitata alla serata Palamostre ed è stata una esperieza unica. Bravi,bravissimi mi è piaciuta molto e spero di riprovare nuovamente questa forte emozione.

Barbara

Anonimo ha detto...

...è stata una serata emozionante, bellissima, piena di pathos. Alla fine mi sono commossa e sulle note di Gabriel's oboe e guardando quante persone si sono e si stanno battendo per un ideale, ho avuto un sano brivido lungo la schiena. Vi ringrazio per questo meraviglioso spettacolo e spero di risentirvi al più presto.

Maria
p.s. ora che ho trovato il vostro sito vi seguirò più assiduamente

Pres ha detto...

Un lavoraccio ma ce l'abbiamo fatta! Sono molto orgoglioso d questo spettacolo. della sua riuscita, dei commneti del pubblico.
Grazie grazie grazie!