giovedì 1 dicembre 2011

I CONTRALTI


Contralti

Ripetiamo da battuta 27. Cantano solo le donne e i contralti.
I contralti sono universalmente considerati i brutti anatroccoli del coro, salvo non trasformarsi in cigni alla fine della storia. Persino nelle descrizioni dei cori (come questa), i contralti tendono ad avere meno spazio degli altri. Tutte le altre corde considerano i contralti un mezzo per far cantare i soprani un po' più lontano (i soprani, come già spiegato, non considerano i contralti). Afflitti da un inguaribile complesso di inferiorità, i contralti si ripetono continuamente quanto in realtà la loro parte sia fondamentale per l'armonia del pezzo e risultano spesso essere la corda più unita (a meno che non si tratti di soprani che cantano da contralto per necessità numeriche...). I contralti ritengono che le parti da soprano siano inutilmente alte e pensano (forse non del tutto a torto) che troppe note acute inevitabilmente blocchino l'afflusso di sangue al cervello, ottenendo così un regredimento evolutivo allo stadio di gallina (per i soprani) o gallino (per i tenori). Guardano invece con simpatia ai bassi, che considerano buoni compagni di caciara e che con loro condividono il destino di sopportare tenori e soprani. E così, rassegnati a un destino di linee melodiche che sembrano uscite dalla mente di un pazzo sadico (e spesso lo sono, come spiegheremo in un post successivo nel paragrafo dedicato ai compositori), attendono con ansia di cantare una parte che possa metterle un po' in rilievo.
Nei rari casi in cui queste parti arrivano, però, il caos è totale. La corda più unita si trasforma in pratica in una copia sbiadita (ma è solo una questione di abitudine) della corda dei soprani. Perché, anche se non lo ammetterà mai, sotto sotto ogni contralto sogna di cantare da soprano.
O tutt'al più da tenore.
Eccoci arrivati alla seconda puntata di questa miniserie dedicata ai loschi personaggi che costituiscono gli ingredienti di ogni coro italiano che si rispetti (o no)...
Come al solito, prima di iniziare a sparlare delle corde maschili, ovvero bassi e contralti, è d'obbligo il
DISCLAIMER:
Ancora una volta, non posso esimermi dal dichiarare che, per quanto scrivo corrisponda assolutamente a verità (più o meno) e ci sia il serio rischio di riconoscere persone nei miei sfottò, non c'è nessuna intenzione di offendere. Se per caso vi offendete, vorrà dire che sfotterò un po' di più :P

(tratto da www.mikosworld.com)

4 commenti:

Unknown ha detto...

Condivido in pieno!!!! Che facciamo caciara coi bassi è vero, vero G? Che abbiamo il complesso di inferiorità è verissimo anche perchè ce lo fanno venire, che le nostre parti siano scritte da dei sadici è verissimo!!! Uff siamo sempre bistrattati!!!!

fabiana ha detto...

Per non parlare di quando ci fanno fare note "normali" e ci guardiamo come a dire "ma sei sicuro che faccia così?" ed avere serie difficoltà anche!!!!
Sensi di inferiorità? Beh da noi dicono dei simpaticoni "stupido come un contralto" .... fate voi....

Unknown ha detto...

amen sorella amen!!!!almeno saremo stupide ma siamo umili e quando abbiamo dubbi li chiediamo.....non partiamo dal presupposto di non sbagliare mai.....sensi di inferiorità? si molti grazie a certi personaggi...voglia di dimostrare chi siamo? si molta e confido nel maestro in questo!

Anonimo ha detto...

"Guardano invece con simpatia ai bassi, che considerano buoni compagni di caciara e che con loro condividono il destino di sopportare tenori e soprani."
....si si, proprio buoni amici di caciara!!!!! Care amiche contralte sono solidale con voi e con quanto detto, infatti io non ho mai detto di voi "stupide come un contralto" o "biondo contralto"!!!!Voi avete parti difficili e siete quasi sempre derise ma con la vostra tenacia dimostrate sempre che certe sezioni sono peggio di voi!
Gabriele