giovedì 14 giugno 2012

I TENORI

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Sapete quante sono le barzellette sui tenori? Due: tutto il resto è verità.
I tenori sono un po' i carabinieri del mondo corale, solo molto più capricciosi e viziati. A seconda del proprio orientamento sessuale, i tenori tendono a essere innamorati di almeno due persone tra:
1.            I soprani (ma sospetto che si tratti di freudiana invidia da sovracuto)
2.            Il direttore
3.            Altri tenori
Tutti i tenori, però, sono invariabilmente innamorati della propria voce e persino della voce della propria corda nel complesso. Questo comporta che i tenori tendano ad allungare a dismisura le ultime note delle frasi musicali, quando l'armonia si risolve e i nostri bravi tenori possono crogiolarsi nell'ascolto della propria bella voce e di quanto suoni bene…“e senti che begli armonici” e “come cantiamo bene insieme” e “per quale motivo quei musicolesi dei bassi sono già all'ultima pagina del brano”...
Non sono rari i casi di tenori fermi su un accordo particolarmente piacevole che avevano iniziato a cantare nella prova precedente.
I tenori considerano i bassi inevitabilmente stonati e senza senso ritmico e tutto sommato inutili, ma questo sentire è probabilmente a causa del fatto che sono l'unica corda che possiede note che un tenore non potrà mai produrre.
Quando qualcosa va storto durante un'esecuzione per i tenori le ragioni sono da attribuirsi
1.            Ai bassi, che erano fuori tempo
2.            Ai bassi, che han sbagliato la nota
3.            Ai bassi, che cantavano troppo forte
4.            Ai bassi, che siccome non sapevano le note han cantato troppo piano
5.            Ai bassi
6.            Ai contralti, che non han dato la nota
7.            Ai soprani, che erano fuori tempo
8.            Al direttore, che non ha dato l'attacco
9.            Al direttore, che ha dato l'attacco sbagliato
10.         Al tenore quello nuovo, che ancora non sa le parti
11.         All'acustica della sala
12.         Al tempo troppo umido
13.         Alla polvere
14.         All'organista/pianista/orchestra
15.         Ai bassi
16.         Al trascrittore, che ha sbagliato la separazione delle parole
17.         Al resto del coro, che sbaglia la pronuncia
18.         Alle fotocopie sbiadite
19.         Al pubblico, che fa squillare i cellulari
20.         Al resto del coro, che non segue il tempo dei tenori
21.         ...
Di solito, però, il problema sono ovviamente le limitate capacità mentali dei tenori stessi.
Anche per i tenori, esistono alcune speciali categorie (che tecnicamente possono anche ricadere in altre corde, ma inserisco qui per comodità).
 
Sopranisti/Contraltisti/Falsettisti
Non possono fare a meno di fare i vocalizzi una o due ottave sopra rispetto al resto del coro. Come i soprani (e come i pescatori) non riescono a trattenersi dall'esaltare la propria estensione vocale di centoventiquattro ottave (verso l'alto). Salvo poi scoppiare in lacrime nel caso il brano preveda una notta che rientra nella parte bassa del pentagramma (che per loro corrisponde alla parte dove ci sono le righe). Ma la cosa peggiore è che questi individui fin troppo spesso si fondono con un altro tipo di "...isti": i solisti. Praticamente è come se uno scienziato avesse voluto unire un tenore e un soprano solista selezionandone accuratamente gli aspetti peggiori.

I quasi-baritoni
I quasi-baritoni (o baritenori o tenitoni o come diavolo preferite) hanno esattamente le capacità mentali di un tenore, ma un'estensione vocale spostata verso il basso. Il risultato è che si strozzano sulle note veramente alte (o cantano con un flebile falsetto) e semplicemente non hanno le note veramente basse. Il problema è che sostengono che tutto quel che sta in mezzo cade nel loro "cambio di registro" e così alternano falsetti su note che un basso prenderebbe comodamente e urla a voce piena su note che per i contralti son troppo in alto.

(tratto da www.mikosworld.com)

1 commento:

Anonimo ha detto...

>:-[
Perché tutto questo astio e questa invidia verso i tenori che non hanno altra colpa che essere così bravi ed amati?! (...e modesti!...)
;-)

Gigi