giovedì 23 agosto 2012

I BASSI

DSCN8666

Sapete come canta un basso che sa leggere lo spartito?
Nemmeno io, ma se ne incontrate uno potete chiederglielo.
Per ragioni che son state studiate inutilmente da generazioni di statistici, nella corda dei bassi si concentra il maggior numero di cantori che non sa leggere la musica e canta a memoria. Il problema è che per ragioni altrettanto ignote (ma forse è un problema di anni, visto che con l'età la voce tende ad abbassarsi) tendono anche a essere anche la corda dalla memoria più corta. Di conseguenza cantano (per ricordarsi le parole) con lo spartito davanti agli occhi, vedendo il direttore più o meno due volte nell'intera durata del concerto: durante l'entrata e durante l'inchino finale. Magicamente, questo trasforma i bassi in una corda compattissima (probabilmente comunicano telepaticamente o con gli infrasuoni tra di loro), ma assolutamente indipendente dal resto del coro. Non vedendo le indicazioni del direttore ed essendo naturalmente portati ad un temperamento un po' da coro alpino, sono in grado di trasformare anche una ninna nanna in qualcosa di leggero e delicato quanto un Dies Irae di Verdi. Ma fuori tempo.

Bassi profondi
I bassi profondi son quelli che quando dicono "buonasera" fan tremare i sismografi delle regioni vicine. Hanno una voce talmente bassa che potreste misurarne la frequenza con il pendolo del nonno. Purtroppo, però, sono anche gli elementi che vanno meno a tempo di tutti gli altri. Nonostante il direttore cerchi di isolarli, di frustarli e di fare qualsiasi cosa per farli andare a tempo, grazie all'effetto subwoofer, pur nascondendosi come tutti i bassi dietro gli spartiti, sono da soli in grando di far saltare il tempo a tutto il coro. Non male davvero...

Falsi bassi
I falsi bassi sono in realtà tenori un po' più scuri che sono messi tra i bassi per necessità. Siccome cantano tra i bassi acquisiscono doti mentali insospettabili per un tenore. Ma siccome sotto sotto sono comunque tenori, non possono fare a meno di pavoneggiarsi con le loro note basse, a cui i tenori non possono arrivare in nessun modo. Il che più o meno ha lo stesso effetto sonoro di una gara di rutti tra camionisti ubriachi, visto che i falsi bassi quelle note, non ce le hanno manco loro. La cosa peggiore di essere un falso basso è che si tratta di una condizione che lascia un segno indelebile: se anche il falso basso dovesse ritornare tra i tenori, non riacquisterà mai del tutto le sue capacità ritmiche (ma in compenso perderà ben presto le sue capacità mentali acquisite cantando tra i bassi).

(tratto da www.mikosworld.com)

Nessun commento: