giovedì 29 novembre 2012

I COMPOSITORI

In questo post si parla di compositori.Non sono personaggi che fanno direttamente parte del coro (non sempre almeno), ma lo influenzano talmente tanto che non potevo non parlarne.
Un compositore non parla: si esprime con la sua musica. Purtroppo. Ah, il compositore contemporaneo! Croce e delizia di ogni coro che si rispetti. Non c'è nulla di tanto professionalmente qualificante per un coro quanto cantare un pezzo di un compositore moderno.
 
Salvo cantare qualsiasi altra cosa, ovviamente...
 
Probabilmente vittima di innominabili abusi nell'infanzia, il compositore moderno è un po' l'idea platonica del sadico e costringe i poveri cantori a contorsioni vocali degne di non so cosa e a singole parti che cantate singolarmente sono piacevoli, dal punto di vista ritmico e melodico, quanto il trapano del dentista.
Quando cantate in coro, però, pure.
Nonostante i nostri simpatici compositori cerchino disperatamente soluzioni ardite che stravolgono cinque secoli di prassi compositiva, riescono a creare degli ottimi prodotti che hanno la particolare peculiarità di risultare quanto di più noioso esista sulla faccia della terra, se non cantati alla perfezione.
Il che, come vedremo, è sostanzialmente impossibile.
I bravi compositori, infatti, hanno una profonda conoscenza dei cori moderni e così riescono a complicare la vita ai coristi nella maniera più efficiente possibile. Vi ricordate Terminator 2? Ad un certo punto Sarah Connor viene ferita e l'attuale governatore della California, nelle vesti metalliche del cyborg buono dichiara: "Ho in memoria l'intera anatomia umana". John: "per uccidere meglio, vero?". "Sì". Ecco, una cosa del genere.
 
Ecco di seguito alcuni esempi di cosa può tirar fuori un compositore particolarmente in forma.
I bassi faticano a tenere il tempo? Facciamo cantar loro per diciassette pagine le stesse due battute e costruiamo il pezzo in modo che le altre corde abbiano l'assoluta necessità di appoggiarsi a loro, altrimenti tutto va a farsi friggere.
Cosa possiamo fare per venire incontro alle limitate capacità mentali dei tenori? Studiamo per anni quale sia l'espediente ritmico più complesso e facciamolo cantare loro mentre tutto il resto del coro canta con un tempo completamente diverso, possibilmente anche con un altro testo.
Come facciamo a mettere in crisi i contralti? Diamo una parte melodica e in un registro medio. Al resto penseranno loro...
Voglie di protagonismo dei soprani secondi? Visto che i contralti cantano la melodia, qualcuno dovrà pur cantare la parte dei contralti.
E per i soprani primi? Una buona cura a base di note fisse talmente alte da sconfinare nel pentagramma superiore tenute per qualche decina di battute dovrebbe essere sufficiente a far loro uscire gli occhi dalle orbite (e a far sanguinare le orecchie del resto del coro). Per essere sicuri, comunque, possiamo sempre far raddoppiare la parte da contralto che cantano i soprani secondi: il salto di ventottesima è sempre interessante...
Per prenderci cura del direttore, è una buona idea cambiare tempo ogni due-tre battute. Con uno schema fisso da cambiare solo in quel sistema in cui c'è l'assoluta necessità di tenere il tempo e dare gli attacchi a tutti. Due volte per battuta. Alcuni possibili tempi da utilizzare: 9/7, 255/256, 17/23, π/2.
 
Ma naturalmente gli espedienti non si limitano, visto, che la fantasia perversa di questi individui non ha limite: non è raro, ad esempio, trovare:
- Indicazioni temporali allucinanti, tipo "Durata: 23' 17'' e sei decimi" e guai a sbagliare.
- Indicazioni temporali allucinanti, tipo 380 bpm, che costringono il direttore ad agitarsi manco fosse un colibrì.
- Indicazioni temporali allucinanti e incomprensibili, tipo "andante ritenuto, ma triste con brio, come una brioche".
- Misteriose indicazioni come "Mistico, ma digitale".
 - Brani senza un testo, ma con indicazioni come "ripetere liberamente la sequenza di vocali aiueoiaoauuuaoiueiaiaoaieuaieiiioaiaueueueueueuaieoeiaueioooaieuaieuaooeiaueiaueieoeiauei".
- Segni incomprensibili che son lì solo perché li han trovati nella pulsantiera del loro programma di scrittura musicale.
- Impensabili mix linguistici tipo aramaico-svedese-patuà (mi perdonino i miei lettori se non si scrive così).
- Pianissimo per i bassi.
- Mostruose invenzioni sonore che costringono due corde a cantare suoni degni di un cartone animato. Avete mai provato a cantare uno stabat mater con lo stesso suono che avrebbe Topolino se Gambadilegno gli tenesse la testa sott'acqua? Il tutto mentre le altre due corde cercano di cantare due parti da opera lirica, possibilmente completamente diverse tra loro.
- Diciassette pagine su una stessa nota. Per i contralti (che per chi non lo sapesse, sono in grado di calare anche se dicono "buonasera" senza cambiare intonazione).
- Sequenze di accordi a causa delle quali qualche secolo fa si sarebbe finiti sul rogo.
- Salti di sette quarti di tono.
- Il coro canta un quattro quarti, ma contemporaneamente ogni corista suona un gong con un tempo dispari.
- Al coro è richiesto di stonare apposta in un determinato modo.
- Ventotto pagine di testo in cui (a causa della musica) ogni singola parola viene cantata con l'accento sbagliato. Per un motivo fisico misterioso risultano sbagliati persino gli accenti dei monosillabi.
E così via.
 
I compositori-direttori
I compositori direttori sono quei compositori di successo (ma anche no) che vedono come una missione quella di sottoporre di persona le proprie creature ai cori. Siccome non si tratta di veri direttori, però, ritengono che il metodo più efficace per comunicare le proprie intenzioni direttive con metafore degne del peggiore bar di Caracas, in modo da riavvicinarsi al basso volgo costituito dai coristi. Ecco dunque consigli per cantare "come se si stesse petando" [è vera, giuro!], la "posizione del wc", e le onnipresenti allusioni sessuali, che però in questo caso vorrebbero essere funzionali. Se possibile, le loro bislacche indicazioni rendono ancora più difficile la fin troppo ardua impresa di cantare le loro composizioni.
 
I direttori-compositori
I direttori compositori sono quei direttori che hanno ingiustificate velleità compositive. Anche se hanno a disposizione almeno tre versioni meravigliose di uno stesso brano, si sentono in dovere di dover scrivere la propria e di farla cantare al proprio coro. Il risultato è nel migliore dei casi noioso, nel peggiore inascoltabile. Ma in ogni caso complicatissimo, ché sempre compositori sono.
 
I compositori-direttori-musicisti
Perché mai una persona che di mestiere fa, ad esempio, il pianista-autore dovrebbe mai essere in grado di scrivere un pezzo per coro e dirigerlo?
 
I compositori improvvisati
I compositori improvvisati sono coloro che, ad un certo punto della loro vita, decidono arbitrariamente di essere in grado di scrivere un pezzo di musica per coro. Non ne azzeccano una, dall'estensione vocale delle varie corde, alle indicazioni di dinamica completamente insensate (immaginate, che ne so, "oBLAdì Obladà" in cui le lettere in maiuscolo sono cantate forte e il resto pianissimo). Anche se i brani riescono ad essere in ogni caso complicatissimi da cantare, qualora eseguiti alla perfezione suoneranno un po' come canzoni dello Zecchino d'Oro.

(tratto da www.mikosworld.com)

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