venerdì 11 aprile 2008

PRONUNCIA TURCA

Giovedì sera, prove.
Iniziamo ad appropinquarci allo studio del pezzo turco che dovremo cantare ad Istanbul...la musica è ricca di sonorità orientaleggianti, se chiudi gli occhi riesci perfettamente a visualizzare le danzatrici orientali che ancheggiano e si muovono sinuosamente. Il suono tipico del flauto degli incantatori di serpenti accompagna tutta la melodia, supportato dal tintinnare ritmico dei piattini dei tamburelli.
Ok, siamo un coro.
Ok, le note le sappiamo fare.
Ok, riusciamo anche ad andare a tempo.
Il problema nasce nel momento in cui pensiamo che forse non è proprio il massimo presentarci in Turchia cantando un intonato e ritmico lalalalala....ed allora decidiamo che sarebbe meglio associare alle note le parole...un dramma!
Nessuno di noi ovviamente parla il turco, abbiamo fastidi con l'inglese figuriamoci con le lingue uralo altaiche, ed allora ecco che "santa" Wikipedia ci viene in aiuto.

VOCALI

A, e, i, o, u sono del tutto simili alle vocali italiane.
La ü si legge come in tedesco, come la u francese o lombarda, e cioè una u molto stretta, pronunciata spingendo la lingua in avanti e verso il palato.
Anche la ö si pronuncia come in tedesco, o come i gruppi vocalici francesi eu e oeu (es. beurre = burro; coeur = cuore).
Per quanto riguarda la i, come dalla grafia corretta di İstanbul occorre osservare la differenza tra quella con il puntino sia maiuscola che minuscola (İ e i) e quella senza il puntino altrettanto maiuscola come minuscola (I e ı). Quella senza puntino (ı) ha un suono gutturale a metà strada fra una u e una o, che in italiano usiamo per esempio quando i bambini pronunciano le consonanti senza vocale. Si può averne un'idea se proviamo a pronunciare come due sillabe separate la t e la r della parola tra, notando che si tratta della vocale neutra.
A volte sopra le vocali può trovarsi il segno ^, che fa sì che si leggano più lunghe. Questa grafia è usata solo per parole derivate dall'arabo.

CONSONANTI

Le consonanti italiane sono del tutto simile a quelle turche con poche eccezioni:
la c ha una lettura completamente diversa, va letta infatti sempre come una g dolce: Istiklal Caddesi (Via Istiklal) si legge infatti "giaddesi".
La ç ha il suono della c dolce italiana (çocuk, bambino, si legge ciogiuk).
La g è sempre gutturale (gece, notte, si legge ghege).
La ğ non è una vera consonante: serve solo per allungare il suono della vocale che la precede (Dağ, montagna, si legge daa).
La h è sempre aspirata.
La s è sempre sorda (come in sale).
La ş è uguale al suono sc italiano (Şişli, quartiere di İstanbul, si legge Scisc-li).
La y è considerata consonante vera e propria (si legge come una i semivocalica).
La z è uguale alla s sonora di rosa.

(tratto da Wikipedia)

Facile no?

2 commenti:

Unknown ha detto...

eccoci qui alla prova più ardua per questa trasferta!!!
per fortuna esiste wikipedia!!!
Aiuto!!!!

Pres ha detto...

ah ecco...una cagata.
Mi immagino il buon Rinaldo che con perfetta pronuncia turca chiede l'indicazione per un bagno...